Castello di Rosazza
UNA TORRE MEDIEVALE, UN ARCO ETRUSCO E ROVINE GRECHE QUESTO E' IL CASTELLO DI ROSAZZA.
Il Castello è posizionato lungo la strada che costeggia il torrente Pragnetta (l’attuale Via Federico Rosazza). La sua costruzione fu avviata nel 1883 con l’innalzamento della torre guelfa di gusto medievale e della palazzina sottostante, e terminò nel 1899, anno della morte di Federico Rosazza, con il completamento della manica perpendicolare. Venne utilizzato come residenza estiva e l’ala nord sarebbe dovuta diventare una galleria per le opere artistiche collezionate da Federico Rosazza. L’edificio fu progettato da Giuseppe Maffei con chiari riferimenti all’Esoterismo ed alla Massoneria, di fatto il Castello rappresenta il terzo vertice di un triangolo insieme alla Chiesa ed al Municipio. L’arco di accesso al giardino riproduce quello della città etrusca di Volterra del IV secolo a.C. (la famiglia del Maffei era originaria di quella città). Alle tre teste dell’originale, che rappresentano divinità protettrici della città, il Maffei sostituisce tre volti di donne valligiane che hanno tra i capelli una stella a cinque punte. Statue colonne e architravi presenti nel giardino, furono travolte da un alluvione del torrente Pragnetta nel 1916 ed in parte trasportati a valle, alcuni pezzi furono poi posizionati nel Parco comunale, come uno dei due orsi in pietra, forte riferimento alle leggende della Valle Cervo, nonché simbolo iconografico del Biellese. La torre è in stile medioevale con la muratura realizzata in piccoli blocchi di pietra e disposti a lisca di pesce. La pianta è circolare, sormontata da una merlatura guelfa che nasconde 12 poltrone di pietra che fanno da corona ad una scala a cinque gradini. Una scala interna in pietra di cento gradini conduce alla sommità. Sulla destra della torre, guardando dall’esterno, è visibile un falso muro diroccato. Ancora oggi il castello è di proprietà privata e non è aperto al pubblico, per cui è possibile osservarlo solo dall’esterno.